VESPASIANO DA BISTICCI

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5 - Vespasiano a William Gray. Firenze, 30 dicembre 1448.

Domino Ghuiglelmo Grain.

Reverende in Christo pater et domine mi singularissime, habui nuper litteras a Nicholao Xaston, que etsi semper mihi sint grate, heae certe fuerunt gratissime, non eo solum quod pro suo in me amore me oblectarunt satis, sed etiam quod novi Dominationem Vestram optime valere, quo mihi nil potest esse suavius. Quod autem scribit fuisse vos in continuis occupationibus et maximis negotiis, sperareque res vestras successuras ex voto, si ita eveniet gaudebo non mediocriter; intelligo enim me omnino situm esse in vobis, fortunamque meam aut secundam aut adversam pendere ex fortuna et dignitate vestra.

Opera Tertulliani et Athanasij et Gregorij Nazanzeni in papiro scripta cum superioribus litteris misi, que iam habuisse vos puto. De Vitis Plutarchi et reliquis operibus expecto cognoscere propositum vestrum. Hic nil aliud restat, quod agendum sit, nisi reliquum quiddam Laertij Diogenis, quod brevi absolvetur. Ego me vobis plurimum commendo.

Ex Florentia, die 30 decembris 1448.

Lettera 5

Autografo di Donato Acciaiuoli (cfr. anche lettera 2, lettera 3 e lettera 4). Il fatto che la lettera, che non è non firmata, sia stata scritta da Vespasiano è desunto dagli editori probabilmente per via del contenuto trattato. Potrebbe infatti trattarsi di una lettera dello stesso Acciaiuoli, che con il Saxton (cfr. nota infra) intratteneva rapporti epistolari.

"Ghuiglelmo Grain"

William Gray o Grey, inglese di casa reale, fu consacrato vescovo d'Ely il 21 giugno 1454 (cfr. Weiss, pp. 83-89 e passim). Vespasiano ne ha tracciato un affettuoso profilo nelle Vite (p. 284 [I, 307]). Aveva studiato a Oxford quindi si era trasferito per studi a Colonia, poi a Firenze - dove intrattenne rapporti con Vespasiano - Padova, Ferrara - dove frequentò la scuola di Guarino e conobbe Niccolò Perotti che, nel 1446, accolse presso di sé (cfr. lettera 9) - e Roma. Raccolse più di duecento manoscritti molti dei quali si conservano ad Oxford; il Gray lasciò infatti in eredità al Balliol College di Oxford tutta la sua biblioteca (cfr. Mynors, 1963, pp. XXV-XLV). Vespasiano contribuì alla creazione della biblioteca del Gray (cfr. sezione Le biblioteche): numerosi copisti (I copisti) alle dipendenze di Vespasiano furono coinvolti in questa operazione, fra di loro Gherardo del Ciriagio (cfr. Weiss, pp. 92-93). Sul rapporto fra il Gray e Vespasiano cfr., in particolare, De La Mare, Vespasiano and Gray, p. 175.

"Nicholao Xaston"

Nicola Saxton fu segretario di Gray. Donato, e probabilmente Vespasiano, lo conobbero in occasione della visita fiorentina di Saxton e del Gray, nello stesso 1448. Nello stesso codice Magl. VIII, 1390, alla carta 31v è attestata una lettera di Donato a Saxton, datata 30 dicembre 1449, in cui l'Acciaiuoili stesso e Vespasiano si dicono in attesa di istruzioni per l'invio dei codici prodotti per il vescovo inglese. Cfr. Ganz, A Florentine, p. 375.

"Tertulliani et Athanasij et Gregorij Nazanzeni... Vitis Plutarchi ... Laertij Diogenis"

Nel catalogo del Balliol College di Oxford (struttura a cui, come detto sopra, il Gray lascio in eredità l'intera sua biblioteca) non risulta nessun codice fra quelli ivi menzionati (cfr. Mynors).