10 - Niccolò Perotti a Vespasiano. Bologna, 18 ottobre 1454
Nicolaus Perottus episcopus Sipontinus Vespasiano salutem.
Egregie tanquam frater, ho ricevuta vostra lettera et inteso quanto scrivete. Al facto dello Homero, vi mando la lettera per parte di Nostro Signore. Presentatela voi medesimo, et ditegli che Nostro Signore vi scrive domandiate el decto libro per farlo scrivere et cetera. Per Dio, se mai mi faceste a piacere, fatemi questo: che lo facciate scrivere in octo dì, come dicete. Et leghatelo in carte, incollate coperte di chuoio, et mandatemelo subito. Ma, come dite, fate che ciaschuno riveggha el suo quinterno, accioché non sia falso.
Li denari del rilegharlo siano a mie spese; et fatelo secretamente, i come dite. Parmi una hora mille, per buono rispecto. Increscemi sia stato bisogno le Vite siano di due mane; ma pure, da poi che è facto, isforzatevi almancho ch'io l'abbia presto.
I libri de' quali mi scrivete ho tutti, excepto la Politica, la quale se potete avere per 8 ducati mandatela subito a messer Giuliano Coppino, et darogli i danari. Più di 8 ducati non voglio spendere.
Dovendola dare per octo, mandatela presto, perché lunedì, cioè a' 28 di questo, io la debbo cominciare a leggere. Se voi potete mandare li Comentarij di Cesare fin qui, l'arei caro, con questo: che, se mi piacessono, li togliessi; non mi piacendo, paghassi, el vetturale et rimandasseseli.
El Polibio mio non posso mandare, perché non ho se non uno squadernato, et con quello ne fo scrivere uno pel Signor Malatesta da Cesena, et uno per messer Piero da Noceto. Se vi paresse di scrivere a messer Giuliano Coppino che ve ne facesse scrivere qui uno di lettera corrente, io gli presterei l'exemplo. Io per molte occupationi non li posso attendere. Christo vi guardi.
Datum Bononie, 18 octobris 1454.