1 - Donato Acciaiuoli a Vespasiano. [Montegufoni], 28 settembre 1446

Donato Acciaioli a Vespasiano salute.

Vespasiano mio dolcissimo, le lettere le quali per Andrea linaiuolo ci mandasti sono state a noi tutti molto grate et gioconde, ma certamente più grata ci sarebbe stata la venuta tua, la quale con somma letitia tutti aspectavamo: il perché molto ci duole che le tue occupationi ci abbino impedito et toltoci un pocho di consolatione della tornata tua. E ringratiamenti ci fai in nessuno modo si convenghono; più tosto da dovere essere colpati noi, che non facemmo quello meritava l'umanità tua. Fucci el buono animo et la buona volontà: il perché penso ci avessi per schusati.

Delle lode scrivi di me nella tua lettera, certamente el desiderio et l'amore - el quale spesse volte rende giudicii falsi assai te ne 'nghanna; peroché pensi quelle virtù essere in Donato tuo, le quali sono certo disiderresti fussono.

Altro al presente non achade, se non che Christo ti conservi et rimanditi a noi presto. Questi pochi versi ho scripto colla penna dell'ariento, la quale mi fu molto grata insieme co' calami.

Vale. Die 28 septembris 1446.

Donato Acciaioli

Figlio di Neri e Maddalena di Palla Strozzi fu allievo di Iacopo Ammannati (cfr. lettera 41), a lungo precettore in casa Acciaiuoli. Molte delle lettere scritte da Vespasiano in latino sono autografe dell'Acciaiuoli (e sono confluite nel ms. Magl. VIII, 1390 che raccoglie, per la maggior parte, lettere di Donato). Donato evidentemente prestava il suo latino a Vespasiano, quando questi doveva contrattare con i committenti delicate questioni relative alle dimensioni e al formato dei codici, alla tipologia dei caratteri da impiegare nella copia, ai costi delle trascrizioni e alle tariffe degli amanuensi. Puntuale e preciso il profilo dell'Acciaiuoli nelle Vite (p. 586 [II, 21]).

Castello di Montegufoni

Situato nel comune di Montespertoli. Appartenuto originariamente agli Ormanni, a partire dal XII secolo il castello divenne un possedimento della famiglia degli Acciaioli, ricchi mercanti fiorentini. Dal testo della lettera si suppone che Donato si trovasse nella residenza di Montegufoni ("Monte Gufone" in Cagni, p.117).