PhiloEditor è una piattaforma che permette di leggere edizioni differenti di testi letterari e di rilevarne automaticamente le varianti, classificandole secondo categorie predefinite.
È possibile anche accedere a Laboratorio, dove l’utente può creare una personale edizione di un testo letterario, utilizzando le annotazioni esistenti.
In Modalità Lettura, le edizioni differenti dei testi letterari disponibili sono presentate in versione integrale in dimensioni studiate per la lettura.
In Modalità Varianti, è possibile confrontare le edizioni dei testi letterari disponibili. Analizzando le varianti rilevate automaticamente dal sistema, l’utente potrà osservare quali modifiche hanno subito i testi nel passaggio da un’edizione all’altra.
Il Laboratorio prevede, dopo l’autenticazione sulla piattaforma, la possibilità di creare nuove annotazioni utilizzando le categorie esistenti.
Edizioni del 1825-1827 (Milano, Vincenzo Ferrario) e del 1840-1842 (Milano, Tipografia Guglielmini e Redaelli).
Edizione del 1881-1883 («Il Giornale per i bambini») ed edizione critica di Castellani Pollidori 1983.
PhiloEditor è una piattaforma che permette di leggere edizioni differenti di testi letterari e di rilevarne automaticamente le varianti, classificandole secondo categorie predefinite. Oltre a leggere e analizzare le opere disponibili, è possibile anche creare una personale edizione di un testo letterario, utilizzando le annotazioni esistenti.
Tre sono le modalità di accesso ai testi.
In Modalità Lettura, le edizioni differenti dei testi letterari disponibili sono presentate in versione integrale in dimensioni studiate per la lettura.
Dopo aver selezionato una specifica edizione di un'opera da leggere, l’utente potrà scorrere il testo di ciascun capitolo, cambiando eventualmente capitolo utilizzando l’indice.
L’utente potrà anche effettuare ricerche testuali sull’opera stessa attraverso una barra di ricerca e analizzare all’interno del testo in versione integrale l’occorrenza di ciascun risultato.
In Modalità Varianti, è possibile confrontare le edizioni dei testi letterari disponibili. Analizzando le varianti rilevate automaticamente dal sistema, l’utente potrà osservare quali modifiche hanno subito i testi nel passaggio da un’edizione all’altra, in una prospettiva diacronica.
Le varianti potranno essere visualizzate “Nel testo” (in linea rispetto al testo stesso) o “In interlinea” (fra una riga e l’altra del testo) secondo le esigenze.
Attraverso una pulsantiera laterale, inoltre, l’utente potrà scegliere quali varianti visualizzare e non visualizzare.
La pulsantiera è dotata anche di bottoni “?”, cliccando sui quali l’utente potrà ottenere maggiori informazioni riguardo le definizioni di “Variante”, “Metodologie correttorie”, “Categorie correttorie” e di ciascun tipo di variante.
Anche in questa modalità, infine, l’utente potrà servirsi dell’indice per spostarsi da un capitolo all’altro dell’edizione e di una barra di ricerca per ricerche testuali all’interno del testo.
Il Laboratorio prevede, dopo l’autenticazione sulla piattaforma, la possibilità sia di creare nuove annotazioni sia di assegnare alle varianti rilevate dal sistema le categorie proposte.
Per creare nuove annotazioni o modificare quelle esistenti, l’utente dovrà evidenziare il testo dell’edizione oggetto dell’annotazione. Una volta evidenziato, perchè si assegni ad esso una specifica categoria, l’utente dovrà cliccare il corrispondente bottone della pulsantiera sulla sinistra. A quel punto, il testo evidenziato prenderà il colore della categoria assegnata.
I bottoni “Unisci” e “Separa”, invece, svolgono specifiche funzionalità.
Oltre a modificare il tipo e la colorazione delle annotazioni, è anche possibile modificare il testo sia delle annotazioni sia del testo condiviso. Per farlo, l’utente dovrà effettuare un doppio click sul testo. Il frammento più vicino al doppio click diventerà editabile e la parola su cui è stato fatto click sarà selezionata. Per uscire dalla modalità di modifica delle annotazioni, basterà fare click fuori dal frammento di testo editabile.
Soltanto gli utenti autorizzati possono salvare le annotazioni così realizzate. In alto a destra si trova il menu di login. È possibile nominare un altro utente comproprietario di un documento attraverso Condividi documento. Ci sono due modalità di salvataggio: Salva (che sovrascrive il documento) e Salva come nuovo che crea una nuova copia del file.
Edizioni del 1825-1827 (Milano, Vincenzo Ferrario) e del 1840-1842 (Milano, Tipografia Guglielmini e Redaelli).
Edizione del 1881-1883 («Il Giornale per i bambini») ed edizione critica di Castellani Pollidori 1983.
La prima edizione de I promessi sposi viene pubblicata a puntate, in tre tomi, presso l’editore Ferrario di Milano tra il 1825 e il 1827. Il modello linguistico di riferimento è il toscano scritto, come poteva essere reperito nei vocabolari e nei testi di scrittori toscani. È il risultato delle revisioni iniziate già all’altezza della stesura del primo manoscritto, il Fermo e Lucia.
Pubblicata a Milano presso la tipografia Guglielmini Redaelli a puntate tra il 1840 e il 1842, la seconda stampa de I promessi sposi è frutto della svolta linguistica maturata durante il soggiorno di Manzoni a Firenze nell’estate del 1827, e orientata al fiorentino parlato. L’edizione, oltre alla revisione linguistica, si caratterizza per le litografie ad opera di Francesco Gonin.
Le Avventure di Pinocchio nascono con il primo numero del prestigioso «Giornale per i bambini» del 7 luglio 1881 e vengono pubblicate a puntate fino al 25 gennaio 1883. Il racconto è caratterizzato da una prosa vivace, altamente espressiva, articolata nel segno della toscanità e di una ristretta fiorentinità. In ragione del ritmo irregolare di uscita delle puntate non mancano ripetizioni, ridondanze semantiche e alcune incongruità tematiche.
Allestita per la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in occasione del primo centenario del capolavoro collodiano nel 1983, l’edizione de Le Avventure di Pinocchio di Ornella Castellani Pollidori, qui riportata, è conforme all’ultima edizione in volume curata dall’autore (Bemporad & Figlio 1890). Il testo è il frutto degli interventi del Collodi indirizzati a sfoltire il racconto dalle numerose ripetizioni di ogni genere e dalla necessità di ritocchi tecnici, utili per modellare e adattare un testo nato a puntate in una successione armonica di capitoli.
Maria Luce Bottazzo, Primiano Arminio Cristino, Martina Dello Buono, Angelo Di Iorio, Giulia Donati, Guglielmo Gualerzi, Fabio Vitali
Paola Maria Carmela Italia, Claudia Bonsi, Teresa Gargano, Ersilia Russo
PhiloEditor 2.0 - http://www.fabiovitali.it/filologia/#
PhiloEditor 3.0 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed3/#
PhiloEditor 3.0 - Versione rinnovata - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed/#
PhiloEditor 6.0 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed/#
PhiloEditor 6.5 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed6.5/#
Martina Dello Buono, Guglielmo Gualerzi
PhiloEditor, a cura del DH.ARC, versione 6.6, 2020
PhiloEditor® is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
PhiloEditor è una piattaforma digitale per l’identificazione, la rappresentazione e la marcatura delle varianti di edizioni differenti di testi letterari secondo un set di parametri forniti da scholars, al fine di realizzare edizioni critiche digitali caratterizzate da percorsi interpretativi complessi, multidimensionali e temporalmente complessi.
Tale applicazione web-based è stata inizialmente testata su due edizioni de I promessi sposi di Alessandro Manzoni, in seguito su due edizioni de Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Entrambe le opere sono tuttora disponibili e consultabili sulla piattaforma.
Per la realizzazione di tale applicazione web-based è stato utilizzato un sottinsieme di HTML5, basato su una teoria di modelli di progettazione XML, facilmente convertibile in XML/TEI o in qualunque altro vocabolario XML, e conforme ai framework e ai browser attuali.
Per quanto riguarda invece il software implementato per la gestione delle verianti, l’algoritmo scelto è wikiEd diff (Cacycle 2017), un algoritmo word-based diff in grado di identificare le parole per intero come differenza percepibile e comprensibile di base tra le varianti.
PhiloEditor è un’applicazione web-based su cui l’utente può leggere e studiare in prospettiva diacronica diverse edizioni di una stessa opera letteraria, dal momento che uno specifico software (wikiEd diff) integrato nell’applicazione permette di visualizzare le varianti che distinguono un’edizione dall’altra in ordine temporale.
Il processo di design di interfaccia dell’applicazione è iniziato con la definizione dell’utenza target allo scopo di creare una piattaforma customizzata a seconda dell’utente di riferimento. Nello specifico, ci si è concentrati sulla definizione delle esigenze dell’utente e del contesto di utilizzo del prodotto, mirando a una progettazione strutturale espressiva, efficiente, comprensibile e intuitiva, e a un un utilizzo dell’applicazione maggiore in termini di intuitività, fluidità e adozione.
Gli utenti individuati come target della piattaforma sono di tre tipi:
Si deducono dunque le potenziali attività sulla piattaforma relative a ciascun utente:
Relativamente a ciò che è emerso riguardo l’utenza target e le specifiche attività correlate, e in seguito ad attività di definizione di specifiche funzionali e di contenuto, di wireframing e mock-up, si è considerato necessaria l’implementazione lato-utente di tre modalità differenti di accesso ai testi che si distinguono per intuitività d’uso e livello di approfondimento in termini di analisi del testo:
Un’ultima caratteristica della piattaforma favorisce il suo utilizzo da parte di utenti meno esperti. Perché l’utente giunga effettivamente alla versione integrale di un testo, deve infatti superare alcuni step studiati affinché raggiunga piena coscienza di quale tipo di testo si accinge ad accedere: dopo una scelta preliminare e generica dell’opera che si vuole visualizzare (o Promessi sposi o Le Avventure di Pinocchio, tali sono i testi attualmente dispobili), l’utente avrà accesso a una pagina intermedia che presenta tutte le edizioni della stessa opera letteraria precedentemente selezionata, consultabili sulla piattaforma. A scopo informativo e didattico, poi, esse sono associate a brevi descrizioni riguardanti la propria genesi e le proprie caratteristiche principali. Solo allora, utilizzando i comandi disponibili, l’utente potrà decidere di leggere una delle edizioni presenti oppure di accedere al loro confronto, avendo ben chiara l’edizione di cui usufruirà.
Per quanto riguarda scelte prettamente grafiche, i criteri di realizzazione del design di interfaccia che hanno guidato lo sviluppo dell’applicazione in termini grafici si possono riassumere in chiarezza, impatto e intuitività. Dal momento che di per sè le attività di lettura, analisi e studio di testi letterari implicano un notevole sforzo cognitivo, il design di interfaccia di PhiloEditor si dirige in senso opposto, nel tentativo di stimolare il flow dell’utente senza essere fonte di distrazione od overload cognitivo.
A tal proposito, il layout è basico, ridotto quasi all’osso, caratterizzato da geometrie ben definite che impongono all’utente la propria razionalità e rendono evidenti nette categorizzazioni di contenuto. I font sono chiari e ben leggibili, in particolare un apposito font serif è stato utilizzato per agevolare e rendere maggiormente scorrevole la lettura delle effettive edizioni integrali delle opere letterarie dispobili. Così anche la palette che caratterizza la grafica dell’applicazione è stata studiata affinché i colori non fungano da distrazione all’utente: la scelta di due toni della stessa tonalità di blu e di due toni della stessa tonalità di bianco si traduce nel non appesantire la vista dell’utente con una variegatura di sfumature che potrebbero distogliere il focus incentrato sul testo.
Infine, si è cercato di calibrare tali caratteristiche grafiche perché il look-and-feel del prodotto finale risultasse stilisticamente omogeneo, rappresentativo dei contenuti dell’applicazione e allo stesso tempo in linea con le attuali tendenze nell’ambito del Web Design.
PhiloEditor® è un ambiente web-based per la lettura e l’annotazione di opere letterarie.
In particolare, esso permette di visualizzare le differenze, dette deltas, tra due versioni dello stesso documento e di classificare frammenti di testo semanticamente rilevanti secondo un set di parametri forniti da scholars di uno specifico dominio.
Il data model di PhiloEditor® è basato su una versione altamente semplificata di HTML5 e perché sia possibile comparare le versioni e le varianti viene creato un delta attraverso un algoritmo in JavaScript di word-based diffing chiamato wikEd diff. Esso identifica le parole per intero e le riconosce come una differenza percepibile e comprensibile tra varianti. Nello specifico, esso legge due file di testo in .txt e ritorna come output una lista di inserimenti e di cancellazione di parole corrispondenti alle differenze fra i testi di input. Tali differenze vengono poi inserite nel file HTML di comparazione come specifici tag span HTML.
Vengono poi inserite le classi "oldVersion" nello span della variante dell'edizione del testo meno recente e "newVersion" nello span della variante dell'edizione più recente.
In Laboratorio, è possibile anche categorizzare le differenze identificate dall'algoritmo di diffing in base a una serie di "categorie correttorie" descritte da scholars, personalizzate a seconda dell'opera visualizzata.
Perché vengano visivamente distinte le categorie, ogni categoria disponibile sulla piattaforma è associata a un colore in un file .json. Dunque, associando una qualsiasi categoria a una specifica variante, si otterrà come output il background della variante dello stesso colore della categoria associata. In particolare, il colore verrà assegnato allo specifico span corrispondente alla variante.
Le opere disponibili sulla piattaforma sono:
Edizione: Rivista
Capitolo