PhiloEditor

Benvenuti in PhiloEditor, una piattaforma che permette di leggere testi che hanno avuto diverse redazioni d’autore, visualizzando le versioni successive e alcune particolari categorie di varianti.

PhiloEditor:
il progetto

PhiloEditor è una piattaforma che permette di leggere edizioni differenti di testi letterari e di rilevarne automaticamente le varianti, classificandole secondo categorie predefinite.

È possibile anche accedere a Laboratorio, dove l’utente può creare una personale edizione di un testo letterario, utilizzando le annotazioni esistenti.

Modalità Lettura

In Modalità Lettura, le edizioni differenti dei testi letterari disponibili sono presentate in versione integrale in dimensioni studiate per la lettura.


Modalità Varianti

In Modalità Varianti, è possibile confrontare le edizioni dei testi letterari disponibili. Analizzando le varianti rilevate automaticamente dal sistema, l’utente potrà osservare quali modifiche hanno subito i testi nel passaggio da un’edizione all’altra.


Laboratorio

Il Laboratorio prevede, dopo l’autenticazione sulla piattaforma, la possibilità di creare nuove annotazioni utilizzando le categorie esistenti.

Opere disponibili


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I promessi sposi

di Alessandro Manzoni


Edizioni del 1825-1827 (Milano, Vincenzo Ferrario) e del 1840-1842 (Milano, Tipografia Guglielmini e Redaelli).


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Le Avventure di Pinocchio

di Carlo Collodi


Edizione del 1881-1883 («Il Giornale per i bambini») ed edizione critica di Castellani Pollidori 1983.


Introduzione

PhiloEditor è una piattaforma che permette di leggere edizioni differenti di testi letterari e di rilevarne automaticamente le varianti, classificandole secondo categorie predefinite. Oltre a leggere e analizzare le opere disponibili, è possibile anche creare una personale edizione di un testo letterario, utilizzando le annotazioni esistenti.

Tre sono le modalità di accesso ai testi.

Modalità di accesso ai testi

Modalità Lettura

In Modalità Lettura, le edizioni differenti dei testi letterari disponibili sono presentate in versione integrale in dimensioni studiate per la lettura.

Dopo aver selezionato una specifica edizione di un'opera da leggere, l’utente potrà scorrere il testo di ciascun capitolo, cambiando eventualmente capitolo utilizzando l’indice.

L’utente potrà anche effettuare ricerche testuali sull’opera stessa attraverso una barra di ricerca e analizzare all’interno del testo in versione integrale l’occorrenza di ciascun risultato.

Modalità Varianti

In Modalità Varianti, è possibile confrontare le edizioni dei testi letterari disponibili. Analizzando le varianti rilevate automaticamente dal sistema, l’utente potrà osservare quali modifiche hanno subito i testi nel passaggio da un’edizione all’altra, in una prospettiva diacronica.

Le varianti potranno essere visualizzate “Nel testo” (in linea rispetto al testo stesso) o “In interlinea” (fra una riga e l’altra del testo) secondo le esigenze.

Attraverso una pulsantiera laterale, inoltre, l’utente potrà scegliere quali varianti visualizzare e non visualizzare.

La pulsantiera è dotata anche di bottoni “?”, cliccando sui quali l’utente potrà ottenere maggiori informazioni riguardo le definizioni di “Variante”, “Metodologie correttorie”, “Categorie correttorie” e di ciascun tipo di variante.

Anche in questa modalità, infine, l’utente potrà servirsi dell’indice per spostarsi da un capitolo all’altro dell’edizione e di una barra di ricerca per ricerche testuali all’interno del testo.

Laboratorio

Il Laboratorio prevede, dopo l’autenticazione sulla piattaforma, la possibilità sia di creare nuove annotazioni sia di assegnare alle varianti rilevate dal sistema le categorie proposte.

Per creare nuove annotazioni o modificare quelle esistenti, l’utente dovrà evidenziare il testo dell’edizione oggetto dell’annotazione. Una volta evidenziato, perchè si assegni ad esso una specifica categoria, l’utente dovrà cliccare il corrispondente bottone della pulsantiera sulla sinistra. A quel punto, il testo evidenziato prenderà il colore della categoria assegnata.

I bottoni “Unisci” e “Separa”, invece, svolgono specifiche funzionalità.

Oltre a modificare il tipo e la colorazione delle annotazioni, è anche possibile modificare il testo sia delle annotazioni sia del testo condiviso. Per farlo, l’utente dovrà effettuare un doppio click sul testo. Il frammento più vicino al doppio click diventerà editabile e la parola su cui è stato fatto click sarà selezionata. Per uscire dalla modalità di modifica delle annotazioni, basterà fare click fuori dal frammento di testo editabile.

Soltanto gli utenti autorizzati possono salvare le annotazioni così realizzate. In alto a destra si trova il menu di login. È possibile nominare un altro utente comproprietario di un documento attraverso Condividi documento. Ci sono due modalità di salvataggio: Salva (che sovrascrive il documento) e Salva come nuovo che crea una nuova copia del file.

Opere disponibili

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I promessi sposi

di Alessandro Manzoni



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Le Avventure di Pinocchio

di Carlo Collodi



Opere

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I promessi sposi

di Alessandro Manzoni


Edizioni del 1825-1827 (Milano, Vincenzo Ferrario) e del 1840-1842 (Milano, Tipografia Guglielmini e Redaelli).



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Le Avventure di Pinocchio

di Carlo Collodi


Edizione del 1881-1883 («Il Giornale per i bambini») ed edizione critica di Castellani Pollidori 1983.



I promessi sposi

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Edizioni disponibili

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I promessi sposi (1825-1827)


La prima edizione de I promessi sposi viene pubblicata a puntate, in tre tomi, presso l’editore Ferrario di Milano tra il 1825 e il 1827. Il modello linguistico di riferimento è il toscano scritto, come poteva essere reperito nei vocabolari e nei testi di scrittori toscani. È il risultato delle revisioni iniziate già all’altezza della stesura del primo manoscritto, il Fermo e Lucia.


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I promessi sposi (1840-1842)


Pubblicata a Milano presso la tipografia Guglielmini Redaelli a puntate tra il 1840 e il 1842, la seconda stampa de I promessi sposi è frutto della svolta linguistica maturata durante il soggiorno di Manzoni a Firenze nell’estate del 1827, e orientata al fiorentino parlato. L’edizione, oltre alla revisione linguistica, si caratterizza per le litografie ad opera di Francesco Gonin.


Criteri di edizione

I testi seguono le edizioni di:
Manzoni A., I Promessi Sposi (1827), a cura di S. S. Nigro, Milano, Mondadori, 2002.
Manzoni A., I Promessi sposi (1840); Storia della colonna infame, a cura di S. S. Nigro - E. Paccagnini, Milano, Mondadori, 2002.
Il testo de I Promessi Sposi 1825-1827 non ha subìto interventi in quanto già normalizzato dall’editore moderno (cfr. la Nota critico-filologica: i tre romanzi a cura di S. S. Nigro, cit., pp. LI-LIII).
Al testo de I Promessi Sposi 1840-1842, del quale l’editore presenta l’anastatica dell’esemplare conservato presso Casa Manzoni, sono stati corretti i seguenti refusi, sulla base della collazione effettuata da Chiari-Ghisalberti per l’edizione critica (Manzoni A., I promessi sposi: testo critico dell’edizione definitiva del 1840, vol. II, Milano, Mondadori, 1954):
  1. un altra più modesta > un’altra più modesta (I, 28)
  2. entro, andò diviato > entrò, andò diviato (II, 32)
  3. che pregassi bene il Signore: > Signore; (III, 7)
  4. in realta, stava maturando un progetto > in realtà, stava maturando un progetto (VI, 28)
  5. le venticinque lire son preparate” “Dì su.” > preparate.» «Dì su.» (VI, 51)
  6. M'hai tu inteso? > M'hai tu inteso?» (VI, 52)
  7. da tanti tentativi andati a voto > da tanti tentativi andati a vòto (VII, 3)
  8. non so quando potro lasciarmi vedere > non so quando potrò lasciarmi vedere (VIII, 15)
  9. avvertimenti Lucia > avvertimenti. Lucia (IX, 19)
  10. riferi sottovoce > riferì sottovoce (XXI, 1)
  11. cercò con l’occhio il sentiero della sera avanti lo riconobbe subito > avanti; lo riconobbe subito (XVII, 28)
  12. No punizione, no un provvedimento prudenziale > No punizione, no: un provvedimento prudenziale (XIX, 26)

Il testo è stato normalizzato attraverso:
  1. l’eliminazione dei punti dopo i titoli, motivato dall’impossibilità da parte del sistema di codifica di riconoscere il testo come titolo quando seguito da un punto e per uniformare la formattazione alla Ventisettana (Introduzione. > Introduzione; Capitolo I. > Capitolo I)
  2. l’uso estensivo delle virgolette caporali nei casi di discorso diretto (“Perpetua! Perpetua” > «Perpetua! Perpetua» I, 64)
  3. escimi di tra piedi > escimi di tra’ piedi (VI, 16) secondo l’uso generalizzato nel romanzo, per cui cfr. Note dell’edizione Chiari-Ghisalberti 1954 (nota p. 91, pp. 852-853)

È stato conservato:
  1. l'accento grave sulle e (è) anche quando acuto secondo l’uso moderno (perchè la ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto I, 57; supposizioni che non stanno in cielo, in terra XII, 5)
  2. l’uso estensivo delle virgolette caporali nei casi di discorso diretto (“Perpetua! Perpetua” > «Perpetua! Perpetua» I, 64)
  3. il numero variabile dei punti di sospensione («l'offesa.... il fatto veramente.... ma l'abito che portate.....» IV, 53)
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Le Avventure di Pinocchio

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Edizioni disponibili

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Le Avventure di Pinocchio (1881-1883), Rivista


Le Avventure di Pinocchio nascono con il primo numero del prestigioso «Giornale per i bambini» del 7 luglio 1881 e vengono pubblicate a puntate fino al 25 gennaio 1883. Il racconto è caratterizzato da una prosa vivace, altamente espressiva, articolata nel segno della toscanità e di una ristretta fiorentinità. In ragione del ritmo irregolare di uscita delle puntate non mancano ripetizioni, ridondanze semantiche e alcune incongruità tematiche.


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Le Avventure di Pinocchio (1983), Volume


Allestita per la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in occasione del primo centenario del capolavoro collodiano nel 1983, l’edizione de Le Avventure di Pinocchio di Ornella Castellani Pollidori, qui riportata, è conforme all’ultima edizione in volume curata dall’autore (Bemporad & Figlio 1890). Il testo è il frutto degli interventi del Collodi indirizzati a sfoltire il racconto dalle numerose ripetizioni di ogni genere e dalla necessità di ritocchi tecnici, utili per modellare e adattare un testo nato a puntate in una successione armonica di capitoli.


Criteri di edizione

I testi seguono le edizioni di:
Collodi C., La storia di un burattino. Le avventure di Pinocchio, in «Giornale per i bambini», Roma, Tipografia Bencini, 1881-1883.
Collodi C., Le avventure di Pinocchio, a cura di O. Castellani Pollidori, Pescia, Fondazione nazionale Carlo Collodi, 1983.
All’edizione pubblicata sul «Giornale per i bambini» sono state apportate le seguenti normalizzazioni:
  1. conversione delle lineette [―] con virgolette alte e doppie [“] in apertura di discorso e inserimento delle virgolette alte e doppie [”] in chiusura poiché nel testo originale erano presenti solo i trattini di apertura e non di chiusura ( ̶ Mi volevano rubare le monete d’oro. ˃ “Mi volevano rubare le monete d’oro” XVIII)
  2. i trait d’union [-], che nel testo hanno una funzione di virgola, quando non vengono chiusi, sono stati sostituiti con la virgola [,] ( ̶ Un re!- diranno subito i miei piccoli lettori. ˃ “Un re!”, diranno subito i miei piccoli lettori. I)

È stato conservato:
  1. l'accento grave sulle e (è), anche quando è acuto secondo l’uso moderno (“Perchè?” XVII)

Nell’edizione in volume i trait d’union [-] che aprivano (ma non chiudevano) il discorso diretto, con le virgolette alte e doppie [“], sono stati sostituiti dalle virgolette doppie caporali sia in apertura che in chiusura (- Non mi picchiar tanto forte! ˃ “Non mi picchiar tanto forte!” I)

È stata conservata la normalizzazione dell’accento da grave in acuto su perché, , ecc. (E perché gli era entrata addosso una gran paura, si provò a canterellare per farsi un po’ di coraggio I; “Vedi dunque”, osservò Geppetto, “che avevo ragione io quando ti dicevo che non bisogna avvezzarsi troppo sofistici troppo delicati di palato” VII).
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Varianti
dell'edizione versione2 sull'edizione versione2
Metodologie correttorie

Categorie correttorie
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4

Metodologie correttorie

Categorie correttorie

Testo opera specifica

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Credits

Progettazione e sviluppo applicazione web

Maria Luce Bottazzo, Primiano Arminio Cristino, Martina Dello Buono, Angelo Di Iorio, Giulia Donati, Guglielmo Gualerzi, Fabio Vitali

Versioni precedenti dell'applicazione web

PhiloEditor 2.0 - http://www.fabiovitali.it/filologia/#

PhiloEditor 3.0 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed3/#

PhiloEditor 3.0 - Versione rinnovata - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed/#

PhiloEditor 6.0 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed/#

PhiloEditor 6.5 - http://site1705.tw.cs.unibo.it/phed6.5/#

Versione 6.6 a cura di

Martina Dello Buono, Guglielmo Gualerzi

Stringa citazionale corrente

PhiloEditor, a cura del DH.ARC, versione 6.6, 2020

Licenza

Creative Commons License
PhiloEditor® is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.

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Documentazione del progetto

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Specifiche

PhiloEditor è una piattaforma digitale per l’identificazione, la rappresentazione e la marcatura delle varianti di edizioni differenti di testi letterari secondo un set di parametri forniti da scholars, al fine di realizzare edizioni critiche digitali caratterizzate da percorsi interpretativi complessi, multidimensionali e temporalmente complessi.

Tale applicazione web-based è stata inizialmente testata su due edizioni de I promessi sposi di Alessandro Manzoni, in seguito su due edizioni de Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Entrambe le opere sono tuttora disponibili e consultabili sulla piattaforma.

Per la realizzazione di tale applicazione web-based è stato utilizzato un sottinsieme di HTML5, basato su una teoria di modelli di progettazione XML, facilmente convertibile in XML/TEI o in qualunque altro vocabolario XML, e conforme ai framework e ai browser attuali.

Per quanto riguarda invece il software implementato per la gestione delle verianti, l’algoritmo scelto è wikiEd diff (Cacycle 2017), un algoritmo word-based diff in grado di identificare le parole per intero come differenza percepibile e comprensibile di base tra le varianti.

PhiloEditor è un’applicazione web-based su cui l’utente può leggere e studiare in prospettiva diacronica diverse edizioni di una stessa opera letteraria, dal momento che uno specifico software (wikiEd diff) integrato nell’applicazione permette di visualizzare le varianti che distinguono un’edizione dall’altra in ordine temporale.

Il processo di design di interfaccia dell’applicazione è iniziato con la definizione dell’utenza target allo scopo di creare una piattaforma customizzata a seconda dell’utente di riferimento. Nello specifico, ci si è concentrati sulla definizione delle esigenze dell’utente e del contesto di utilizzo del prodotto, mirando a una progettazione strutturale espressiva, efficiente, comprensibile e intuitiva, e a un un utilizzo dell’applicazione maggiore in termini di intuitività, fluidità e adozione.

Gli utenti individuati come target della piattaforma sono di tre tipi:

  1. Utente esperto, e cioè lo scholar che conosce in maniera approfondita i testi disponibili sulla piattaforma e le loro caratteristiche prima di accedere a PhiloEditor.
  2. Studente universitario, e cioè un utente che conosce in maniera poco approfondita i testi disponibili sulla piattaforma e le loro caratteristiche prima di accedere a PhiloEditor.
  3. Studente della scuola secondaria di secondo e di primo grado, e cioè un utente che non conosce o conosce in maniera estremamente approssimativa e abbozzata i testi disponibili sulla piattaforma e le loro caratteristiche prima di accedere a PhiloEditor.

Si deducono dunque le potenziali attività sulla piattaforma relative a ciascun utente:

  1. Utente esperto - Studio comparato delle differenti edizioni di una stessa opera letteraria in prospettiva diacronica e realizzazione di una personale edizione per finalità di ricerca.
  2. Studente universitario - Studio comparato delle differenti edizioni di una stessa opera letteraria in prospettiva diacronica a scopo didattico.
  3. Studente della scuola secondaria di secondo e si primo grado - Studente della scuola secondaria di secondo e si primo grado - Lettura di singole edizioni di un’opera letteraria e analisi comparata di specifiche varianti d’autore a titolo di esempio con scopi didattici.

Relativamente a ciò che è emerso riguardo l’utenza target e le specifiche attività correlate, e in seguito ad attività di definizione di specifiche funzionali e di contenuto, di wireframing e mock-up, si è considerato necessaria l’implementazione lato-utente di tre modalità differenti di accesso ai testi che si distinguono per intuitività d’uso e livello di approfondimento in termini di analisi del testo:

Un’ultima caratteristica della piattaforma favorisce il suo utilizzo da parte di utenti meno esperti. Perché l’utente giunga effettivamente alla versione integrale di un testo, deve infatti superare alcuni step studiati affinché raggiunga piena coscienza di quale tipo di testo si accinge ad accedere: dopo una scelta preliminare e generica dell’opera che si vuole visualizzare (o Promessi sposi o Le Avventure di Pinocchio, tali sono i testi attualmente dispobili), l’utente avrà accesso a una pagina intermedia che presenta tutte le edizioni della stessa opera letteraria precedentemente selezionata, consultabili sulla piattaforma. A scopo informativo e didattico, poi, esse sono associate a brevi descrizioni riguardanti la propria genesi e le proprie caratteristiche principali. Solo allora, utilizzando i comandi disponibili, l’utente potrà decidere di leggere una delle edizioni presenti oppure di accedere al loro confronto, avendo ben chiara l’edizione di cui usufruirà.

Per quanto riguarda scelte prettamente grafiche, i criteri di realizzazione del design di interfaccia che hanno guidato lo sviluppo dell’applicazione in termini grafici si possono riassumere in chiarezza, impatto e intuitività. Dal momento che di per sè le attività di lettura, analisi e studio di testi letterari implicano un notevole sforzo cognitivo, il design di interfaccia di PhiloEditor si dirige in senso opposto, nel tentativo di stimolare il flow dell’utente senza essere fonte di distrazione od overload cognitivo.

A tal proposito, il layout è basico, ridotto quasi all’osso, caratterizzato da geometrie ben definite che impongono all’utente la propria razionalità e rendono evidenti nette categorizzazioni di contenuto. I font sono chiari e ben leggibili, in particolare un apposito font serif è stato utilizzato per agevolare e rendere maggiormente scorrevole la lettura delle effettive edizioni integrali delle opere letterarie dispobili. Così anche la palette che caratterizza la grafica dell’applicazione è stata studiata affinché i colori non fungano da distrazione all’utente: la scelta di due toni della stessa tonalità di blu e di due toni della stessa tonalità di bianco si traduce nel non appesantire la vista dell’utente con una variegatura di sfumature che potrebbero distogliere il focus incentrato sul testo.

Infine, si è cercato di calibrare tali caratteristiche grafiche perché il look-and-feel del prodotto finale risultasse stilisticamente omogeneo, rappresentativo dei contenuti dell’applicazione e allo stesso tempo in linea con le attuali tendenze nell’ambito del Web Design.

PhiloEditor® è un ambiente web-based per la lettura e l’annotazione di opere letterarie.

In particolare, esso permette di visualizzare le differenze, dette deltas, tra due versioni dello stesso documento e di classificare frammenti di testo semanticamente rilevanti secondo un set di parametri forniti da scholars di uno specifico dominio.

Il data model di PhiloEditor® è basato su una versione altamente semplificata di HTML5 e perché sia possibile comparare le versioni e le varianti viene creato un delta attraverso un algoritmo in JavaScript di word-based diffing chiamato wikEd diff. Esso identifica le parole per intero e le riconosce come una differenza percepibile e comprensibile tra varianti. Nello specifico, esso legge due file di testo in .txt e ritorna come output una lista di inserimenti e di cancellazione di parole corrispondenti alle differenze fra i testi di input. Tali differenze vengono poi inserite nel file HTML di comparazione come specifici tag span HTML.

Vengono poi inserite le classi "oldVersion" nello span della variante dell'edizione del testo meno recente e "newVersion" nello span della variante dell'edizione più recente.

In Laboratorio, è possibile anche categorizzare le differenze identificate dall'algoritmo di diffing in base a una serie di "categorie correttorie" descritte da scholars, personalizzate a seconda dell'opera visualizzata.

Perché vengano visivamente distinte le categorie, ogni categoria disponibile sulla piattaforma è associata a un colore in un file .json. Dunque, associando una qualsiasi categoria a una specifica variante, si otterrà come output il background della variante dello stesso colore della categoria associata. In particolare, il colore verrà assegnato allo specifico span corrispondente alla variante.

Le opere disponibili sulla piattaforma sono:

  1. I promessi sposi nelle edizioni del 1825-1827 (Milano, Vincenzo Ferrario) e del 1840-1842 (Milano, Tipografia Guglielmini e Redaelli).
    Nello specifico:
    Manzoni A., I Promessi Sposi (1827), a cura di S. S. Nigro, Milano, Mondadori, 2002.
    Manzoni A., I Promessi sposi (1840); Storia della colonna infame, a cura di S. S. Nigro - E. Paccagnini, Milano, Mondadori, 2002.
  2. Le Avventure di Pinocchio nelle edizioni del 1881-1883 («Il Giornale per i bambini») e del 1983 (edizione critica di Castellani Pollidori).
    Nello specifico:
    Collodi C., La storia di un burattino. Le avventure di Pinocchio, in «Giornale per i bambini», Roma, Tipografia Bencini, 1881-1883.
    Collodi C., Le avventure di Pinocchio, a cura di O. Castellani Pollidori, Pescia, Fondazione nazionale Carlo Collodi, 1983.

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Le Avventure di Pinocchio (1881-1883)

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  2. ...tempo fa,...
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  4. ...lontana...
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