ore 12.30 Morte di
mente dopo il suo intervento, tornando al suo banco, si è accasciato.
Un'ora prima ci eravamo seduti vicini, parlando affettuosamente e trovandoci
d'accordo su importanti e delicate questioni politiche
fra l'altro, aveva detto: "Sono spaventato da un rigurgito di
settarismo "viscerale" nel Partito. Ma il nuovo, e il guaio, è che
- pur indebitamente - tale settarismo si fa scudo del nome, si fa
forte, del nome di
questo aveva detto]. Accostatomi a lui, steso in t in terra, ho avuto subito
la quasi certezza che egli stava morendo. Occhi sbarrati, volto violaceo,
appena qualche raro e breve respiro, intermittente - faticoso. Lo assisteva
il compagno
universitario. Ben presto, aiutato da un giovane infermiere, ha tentato di
rianimarlo premendogli ritmicamente e con foga la zona del cuore.
Invano. Dopo 25 minuti è arrivata la crocerossa, ha portato
Dove è arrivato morto.
coi piedi in terra. Da umilissime origini (dalla provincia di Viterbo)
era diventato sindaco di Roma. Era stato un buon sindaco, efficiente,
rinnovatore
certamente sapeva che cosa rischiava facendo il sindaco di Roma:
quello che è avvenuto. Egli ha scelto aveva scelto.