La monaca di Monza (da Fermo e Lucia), page 8

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tutto ciò che avrebbe dovuto essere freno, fu incentivo alla sua sfacciata curiosità...

...

Alla noia, alla svogliatezza, al rancore continuo, succedeva tutt'ad un tratto nel suo animo una occupazione forte, grandiosa, continua, una vita potente si trasfondeva nel vuoto dei suoi affetti... L'avvenire gli apparì come pieno e delizioso. Alcuni momenti della giornata spesi in quel modo, e il resto impiegato a pensare a quelli, ad aspettarli, a prepararli gli sembrò una esistenza beata... ma le consolazioni della mala coscienza, dice il manoscritto, profittano altrui come al figliuolo di famiglia le somme ch'egli tocca dall'usuraio.

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La monaca di Monza (da Fermo e Lucia), page 8