-, Paolo Bufalini

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Tacito. Annali XV. 42, 43.

Sfruttò Nerone il disastro cittadino per edificarsi una dimora, dove non tanto erano da ammirare gemme e ori, ricchezza ormai solita e divenuta di moda, quanto terreni coltivati e laghi, di qua solitarie foreste, di là liberi spazi e prospettive.

Le zone della città che rimasero inoccupate dal palazzo imperiale, furono riedificate: non già, come dopo l'incendio gallico, qua e là a casaccio, ma con blocchi di case ben allineati, con più ampio respiro di strade, moderata l'altezza delle costruzioni, apertivi cortili, e a protezione delle facciate aggiuntivi portici.

Il quaderno di Paolo Bufalini pag. 118

autore Paolo Bufalini

traduttore Paolo Bufalini