I
A voi, padre Frontone e madre Faccilla,
affido questa bimba, miei baci e delizia mia,
perchè la piccola Erotion non si spaventi, giù nel Tartaro,
per le nere ombre e lo strano latrato
del cane. Avrebbe presto
appena compiuto il suo sesto freddo
inverno, se fosse vissuta altri sei giorni ancora.
Ma, sotto il vigile sguardo di voi carichi d'anni,
ora
adesso può giocare
liberissima
, e con la sua lingua
blesa può cinguettare ancora il mio nome. Le sue tenere ossa
ricoprano zolle non dure;
a lei, terra, non sarai
pesante: non lo fu ella con
a te.
Il quaderno di Paolo Bufalini pag. 52
traduttore Paolo Bufalini