Lettera a Francesco De Sarlo, Benedetto Croce

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quotation

conciliabilità dell'assolutezza della morale con l'affermazione che la morale condanna il già condannato dalla storia, con la fede nelle cause obiettive e fatali e nel meccanismo della lotta per gli interessi

morale assoluta nei moralisti suole restare troppo spesso astratta. Machiavelli e i Gesuiti la tirarono, il primo bruscamente, i secondi dolcemente, sul terreno della cruda realtà sociale.

Per altro verso i marxisti costringono ormai i moralisti a guardare coraggiosamente in faccia le posizioni concrete della vita sociale e a non evitarle con la semplice enunciazione di concetti generali, ma a cercare tutte le mediazioni che ricongiungono quei concetti ai problemi della vita

Su Labriola

A me comincia a parere ... che egli non ha saputo ricongiungere la sua nuova cultura [marxista] faticosamente acquistata con l'antica, sia pure in forma di negazione e di critica, e nella sua vita intellettuale vi è uno "hiatus", non una transizione o il risultato di una lotta

Il quaderno di Paolo Bufalini pag. 113

estratto da Lettera a Francesco De Sarlo

autore Benedetto Croce