dispose sgravi e misure a protezione del debitore nei confronti del creditore. Aperta dichiarazione di insolvenza, causa "proscrizione" e perdita della dignitas

Cesare rese il traffico monetario e il credito (così come l'emigrazione dei disoccupati) fattori produttivi di crescita economica.

Ordinò ai proprietari di latifondi di assumere, oltre agli schiavi, 1/5 di lavoratori liberi.

All'economia mondiale del suo tempo Cesare dette un sistema monetario unitario, mediante la coniazione del "denario d'oro" (aureus) di peso invariabile e di valore stabile: che ebbe ragione delle complicate monetazioni nazionali e creò la base di computo del mercato mondiale romano: contribuì, così, al rafforzamento e all'unificazione dell'impero.

Premi ai genitori di molti figli. (forte diminuzione della popolazione a causa delle guerre civili e della politica dell'emigrazione)

A medici e maestri, per lo più originari dell'Oriente greco, così come ad altri personaggi provinciali di rilievo, Cesare concesse la cittadinanza: politica di una sempre maggiore estensione dell'equiparazione giuridica tra Romani, Italici e Provinciali.

Nulla più alla autorità statale di Controllo, il "Consiglio degli Anziani" — accolse nel Senato Italici e Romani delle province e ampliò questo supremo collegio da 600 a 900 membri.