Cesare, Eberhard Horst

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L'attività legislatrice (riformatrice) di Cesare fu esplicata in uno spazio di tempo estremamente limitato. Al dittatore rimasero a Roma, tra il '46 e il '44 circa 13 mesi

Attività legislatrice di una ampiezza sbalorditiva. Capacità di lavoro, rapidità e sicurezza delle decisioni.

Opera di pace protesa nel futuro rivolta a garantire giuridicamente, socialmente ed economicamente, la convivenza di Romani, Italici e Provinciali

Cicerone: "Cesare stesso avrebbe valutato la legislazione come la parte più importante della sua opera".

Già dal '59. Console. Lex agraria. Lotti di terre per insediamento di veterani e proletari: fu formalmente alla base anche delle successive assegnazioni di terre. Soprattutto in Campania.

Per guadagnare nuovi terreni fertili da assegnare ai coloni, Cesare progettò il prosciugamento del Fucino e la bonifica delle paludi pontine.

Piani per rendere navigabile il Tevere fino al mare mediante un canale; — per costruire ad Ostia dei moli a difesa del mare e per sviluppare il porto vicino a Roma

Circa 80000 cittadini romani (fino alla morte di Cesare ] ) trovarono nelle province d'oltremare una nuova patria.

Nel 46 Cesare si trovò dinanzi a non meno di 320000 assegnatari di cereali gratuiti. Nel '46 ne ridusse il numero a 160000, facendo insediare l'altra metà nelle lontane province e in territorio italico.

Le relazioni sia pubbliche sia private — dai tempi di Mario e Sillain crisi per lotte di potere e di interessi, guerra civile.

"Cesare voleva ridurre il diritto civile a norma sicura" (Svetonio).

(progetto per la codificazione di tutto il diritto civile, realizzato 600 anni dopo da Giustiniano).

Rifiutò un'abolizione generale dei debiti, ma

Il quaderno di Paolo Bufalini pag. 136

estratto da Cesare

autore Eberhard Horst