Il nodo decisivo del romanzo è il quasi volontario incontro di Adrian con la malattia, con la "spirocheta pallida" che gli intensificherà l'accensione geniale e gli recherà poi la follia e la paralisi.

Il saggio su la grandezza e la sofferenza di Riccardo Wagner del 1933, in cui Th. M. - primo fra i tedeschi se si esclude la personalissima posizione critica di Nietsche — si staccava dal supino retorico "rispetto" per la nibelungica musica eroico-teutonica e ne scopriva gli abissi morbosi, suscitò grave scandalo in una Germania già pavida e ottenebrata dall'incipiente livellamento nazionalista, tanto che l'ottusità critica di quegli anni faziosi tentò reagire denunciando la "morbosità" e la "decadenza" dello scrittore sacrilego.